Cos’è l’eccellenza, un traguardo o un percorso?
Esiste un’eccellenza che va oltre il traguardo, che abbiamo tutti, dentro di noi.
Ma cos’è quest’eccellenza? È la capacità di metterci in contatto con noi stessi e di riconoscere tutto ciò che c'è di positivo dentro di noi. Le nostre qualità, la capacità d’azione, le nostre potenzialità. E più abbracciamo quest’eccellenza più liberiamo la nostra capacità di esistere.
Ci sono state volte in cui mi sono stupita delle incredibili soluzioni che il mio corpo e la mia mente hanno trovato per aiutare me e gli altri. In quei momenti ho capito che noi siamo più di quello che crediamo.
Quando ti accade qualcosa di devastante, la perdita del lavoro, di una persona cara, una fase di depressione, cerchi ogni giorno una maledetta ragione per andare avanti, ma spesso ci sono solo silenzi. Ma, al contrario, quante volte nell’arco di una giornata facciamo cose straordinarie e neanche ce ne accorgiamo? Quante volte riconosciamo una sensazione positiva? Dobbiamo imparare a stare in ascolto, perché più diventiamo consapevoli delle nostre risorse e più queste si rafforzano dentro di noi, più ne scopriamo di nuove e più possiamo usarle al momento opportuno.
Dopo l'ascolto, c'è la fiducia. Oggi avere fiducia è una cosa difficile. Non ci fidiamo neppure di noi stessi, ma la fiducia deve essere, prima di tutto, quella nelle nostre risorse. Non importa quanto tempo ci vorrà, ma alla fine si trova sempre il modo per andare avanti. Se senti una sensazione positiva, fermati, stai con lei, riconoscila. Ogni momento è un momento chiave per stare in ascolto, perché proprio in quel momento scopri cose nuove di te.
Costruisci tu, la consapevolezza delle tue risorse. Come fai a scalare una montagna se non sai quali attrezzi hai a disposizione? Quando senti una sensazione che non conosci, prova a capire da quale parte del corpo proviene. Dalla pancia, dallo stomaco, dal cuore, dalla testa. Cosa sai di te e del tuo corpo quando sei felice?
Vi svelo un piccolo, banalissimo segreto:
“NOI SIAMO CIO’ CHE FACCIAMO RIPETUTAMENTE”.
L’eccellenza non è un’arte, ma è un’abitudine.